La città è Parigi, il luogo – il Teatro dell’opera, il protagonista – un
orso, un orso ma prima di tutto un papà. La festa del papà ci ha fatto pensare
a un bellissimo albo illustrato che molti conosceranno, “Una canzone da orsi”
aggiudicatosi il Premio Andersen nella categoria 0-6 anni e portatore della
medaglia d’oro nella mostra The Original Art 2014 a cura di The Museum of
American Illustration at the Society of Illustrators. Questo libro è
sorprendente ed elegante. La storia è semplice e nello stesso tempo originale, dinamica e avvincente, le
tavole di Benjamin Chaud – uniche. Le pagine sono dedicate interamente
alle illustrazioni che, fantasiose e ricche di particolari, invitano a essere
esplorate e raccontate.
Papà Orso si sta gustando il suo sonnellino invernale quando
sente un leggero soffio d'aria sulla pancia e svegliatosi di soprassalto se ne accorge
che Orsetto non c’è. Inizia a cercarlo ovunque nel bosco ma non trovandolo continua
la sua corsa e così raggiunge una grande città. Oramai è buio c’è tanta gente e
tanto rumore e Papà Orso è preoccupatissimo. Lui non sa
che il piccolo, come molti bambini che cercano ogni scusa per non andare a nanna, si è messo all’inseguimento di un’ape ritardataria. All’improvviso
il papà scorge il sederino di Orsetto che scompare tra le colonne di un
palazzo maestoso. L’orso si precipita dentro una sala che altro non è che la
hall dell’Opera parigina. Nella sua corsa disperata si trova in alto su una
passerella e sentendo una musica si sporge un po’ ma perde l’equilibrio e precipita sul palco nel bel mezzo di uno spettacolo. Tutti lo guardano in silenzio, è una situazione assai imbarazzante e Papà Orso decide di cantare
la canzone che gli cantava la sua mamma quando era piccolo. Ma quando il pubblico
sente il ruggito dell’orso si scatena il panico e tutti scappano terrorizzati.
Tutti tranne uno, il piccolo orsetto che applaude la performance del suo papà.
L’orso non è arrabbiato con il monellino, è semplicemente infinitamente
felice di riabbracciarlo e anche orgoglioso che Orsetto a sua volta ha scoperto
dove abita l’ape; è un posto meraviglioso – il tetto dell’opera dove gli orsi
decidono di trascorrere l’inverno con una bella scorta di miele e una vista mozzafiato.
Una piccola opera d’arte da regalare ai vostri figli che si
divertiranno un mondo a cercare l’orsetto su ogni pagina, a scoprire e
osservare i tanti particolari, a sentirvi ruggire in modo spaventoso nel ruolo
di Papà Orso in cui probabilmente un po’ vi riconoscerete.